Tesla è l’azienda americana che produce auto e veicoli alimentati ad energia elettrica, sistemi di stoccaggio e pannelli solari; nasce in California nell’ormai lontano 2003, ed in pochi anni è diventata azienda leader nel settore a livello mondiale. Nell’ anno 2012 Tesla inizia ad amplificare la sua gamma di prodotti ideando e realizzando le prime stazioni Supercharger; dei veri e propri punti di rifornimento presso i quali è possibile effettuare la ricarica alla propria auto elettrica e dove i possessori di auto Tesla possono ricaricare il proprio veicolo ad un costo di venticinque centesimi al KWh.
Grazie alla potenza dei Super charger, un’auto può essere ricaricata in solamente trenta minuti; un sistema pratico e veloce per garantire ai propri clienti un servizio eccellente. L’azienda Tesla pensa così di garantire ai propri clienti affezionati alcuni particolari privilegi ed inizia quindi nel 2017 ad erogare le ricariche gratuite a tutti i possessori di auto o veicoli Tesla.
Nonostante gli 8250 punti Supe Charger sparsi in tutto il mondo, il più importante cliente Tesla rimangono gli Stati Uniti D’America, dove in tutti gli stati sono presenti diverse stazioni di ricarica Tesla. In Italia, Tesla inizia a creare la sua rete di super Charger nel 2014 all’autogrill Dorno sull’autostrada A7 Milano Genova; dopo soli tre anni, nell’ anno 2017 tutto il territorio italiano, ad esclusione delle grandi isole Sardegna e Sicilia, è coperto dal servizio Super Charger di Tesla.
Notizia poco piacevole di pochi giorni fa dava per certa la decisione presa dal parte dell’azienda Californiana Tesla, di aumentare i costi delle ricariche Super Charger, chiudendo quindi anche il programma referral che consentiva ai proprietari di auto o veicoli a marchio Tesla di effettuare le ricariche presso i Super Charger in modo completamente gratuito.
Per riuscire a contenere i grandi costi di gestione quindi, Tesla ha deciso di aumentare le ricariche e per le auto nuove, ossia quelle non soggette all’agevolazione delle ricariche gratuite a vita, di aumentare il prezzo dell’energia.
Secondo l’azienda californiana, questo è stato fatto principalmente per evitare troppi e costosi sprechi da parte dei clienti e fare in modo che i punti Super Charger servano solo ed esclusivamente per il loro scopo iniziale, ovvero garantire la possibilità di effettuare ricariche durante i viaggi, specialmente in quelli a lunga percorrenza. All’inizio l’azienda Tesla si faceva vanto del fatto che i costi di ricarica sarebbero serviti esclusivamente come copertura agli elevati costi di gestione; ora questo viene messo in dubbio da parte dei clienti e sembrerebbe che le cose stiano per cambiare, dato che gli aumenti sono stati importanti.

Nel nostro Paese, i costi di ricarica presso uno dei punti Super Charger di Tesla, sono di trentatré centesimi, con un rincaro di circa il trenta per cento; in Europa, in Germania ad esempio, il costo di ricarica presso un punto Super Charger di Tesla, è quasi raddoppiato passando da 0,23 centesimi a 0,46 centesimi. Negli Stati Uniti D’america non va di certo meglio, a New York il costo di una ricarica presso i Super Charger è passato da 0,24 centesimi di dollaro ai 0,32 centesimi di dollaro, mentre in California da 0,26 centesimi di dollaro ai 0,36 centesimi di dollaro. Sebbene questi notevoli rincari non hanno fatto di certo felici i clienti Tesla, c’è da ricordare che comunque i costi per le ricariche Super Charger rimangono i più competitivi presenti attualmente sul mercato.
Un alto dirigente del gruppo Tesla, all’interno di un comunicato stampa, ha tenuto a precisare che gli aumenti serviranno esclusivamente per espandere al meglio i punti Super Charger di Tesla in tutti i Paesi del mondo.